Nel 1931 il Piano Regolatore della città di Roma prevedeva la costruzione di importanti infrastrutture urbane, tra cui la realizzazione della “via Imperiale” (oggi viale Cristoforo Colombo): una grande arteria per collegare il centro di Roma con il mare. Nel progetto originale, il punto terminale di Ostia Lido avrebbe avuto come sfondo scenografico la “Fontana dello Zodiaco”.
Nel 1938 fu avviata la costruzione della nuova strada – all’epoca la più grande d’Europa - che però, per lo scoppio del conflitto mondiale, venne completata solo nel 1954, anno in cui fu intitolata a Cristoforo Colombo. Nei primi anni Cinquanta quindi, in vista dell’apertura del lungo rettilineo, si progettò anche la parte finale di questa via di comunicazione: una grande terrazza che dava sul mare costituita da un enorme piazzale con rotonda centrale di circa 4000 mq di superficie.
Il progetto della fontana era uno dei più ambiziosi dell’epoca che prevedevano l’impiego di automatismi per gestire i giochi d’acqua e luce. Come riferimento stilistico furono scelti i mosaici in bianco e nero di età imperiale presenti negli scavi di Ostia Antica e i graffiti che decorano l’ex Palazzetto del Governatorato di Ostia. Un progetto così importante per Roma meritava anche dei materiali di elevato prestigio: la scelta ricadde sul travertino romano e su Basaltina® (nota a quel tempo come Basaltina di Bagnoregio) per i segni zodiacali, le cornici e le punte della rosa dei venti.
Negli anni si sono susseguiti diversi interventi di manutenzione e restauro del piazzale e della fontana, preservando il fascino della costruzione e dei colori originari. Purtroppo, dopo l’ultimo intervento del 2005, tutta l’area ha subito un graduale declino fino ad essere interdetta al pubblico nel 2017. In quello stesso anno si diede inizio all’ultimo progetto di restauro per riportare l’opera allo splendore di un tempo.
Gli interventi hanno riguardato tutto il piazzale in travertino, la sostituzione dei segni zodiacali (o parte di essi) e le cornici in Basaltina®. Per la loro complessità, le figure dello zodiaco sono state una sfida avvincente per Basaltina S.r.l.: attraverso sopralluoghi e analisi sono stati evidenziate le parti da sostituire e da consolidare, successivamente le parti sono state riprodotte su dime in polistirolo e utilizzate come guida per eseguire i lavori sulla Basaltina®.
Gli inserti in travertino che sottolineano le forme e donano profondità alla figura sono stati realizzati a mano e successivamente “annegati” negli alloggiamenti ricavati nelle lastre di Basaltina®. Sia i segni che le cornici hanno subito degli interventi più o meno complessi in base allo stato in cui versavano. Le foto mostrano le fasi di lavorazione per il segno del Toro, tra quelli che hanno richiesto il maggior numero di interventi.
Finalmente il 31 marzo 2021, nel pieno del periodo di incertezza e di instabilità dovuto al COVID19, è stata riaperta al pubblico. La cerimonia di inaugurazione è stata aperta dal sindaco di Roma Virginia Raggi con l’intervento del presidente del Municipio X Giuliana di Pillo. Ancora una volta Basaltina® torna ad adornare la Città Eterna